L’AQUILA, 18 e 19 marzo 2006:
MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE ANARCHICA
Il 18 marzo è l’anniversario della Comune di Parigi e dell’insurrezione di Kronstad. Per questa ragione l’Internazionale delle Federazioni Anarchiche ha deciso di invitare tutti gli anarchici di tutto il mondo a mobilitarsi in questa data per tornare a riproporre l’autorganizzazione e l’autogestione libertaria della vita sociale come alternativa concreta al terrorismo di stato, la militarizzazione e la gerarchizzazione delle coscienze, opponendo a tali principi la volontà di costruire un nuovo mondo di libertà e uguaglianza sociale.
Il 18 marzo è anche l’anniversario dell’inizio della guerra in Irak. Una guerra che vede l’Italia in prima linea massacrare civili inermi, saccheggiare reperti archeologici, sparare su ambulanze e feriti. Una guerra che si riflette anche sul fronte interno, con la repressione del dissenso, la criminalizzazione degli immigrati, la devastazione ambientale e sociale all’insegna di politiche neo liberiste volte allo sfruttamento indiscriminato di risorse umane e naturali che privatizzano i beni e i servizi pubblici e precarizzano i rapporti lavorativi, riducendo a merce centinaia di migliaia di persone costrette sotto il giogo dei padroni a non avere diritto e libertà d’esistere.
Il 18 marzo una sinistra col baffetto e coll’elmetto vorrebbe far dimenticare la guerra in Kossovo e le truppe in Afghanistan per fingersi pacifista, con la richiesta di un ritiro graduale delle truppe dall’Irak. Si tratta di una parata elettorale di personaggi in cerca di voti che sfilerà per le vie di Roma a cui noi non parteciperemo.
Il 18 marzo le anarchiche e gli anarchici scenderanno in piazza all’Aquila con una manifestazione (organizzata dal Calcalab e dalla FAI – Federazione Anarchica Italiana) antimilitarista ed antiautoritaria, contro la guerra interna e la guerra esterna, per studiare quali siano attualmente le prospettive libertarie possibili di emancipazione nella costruzione di un mondo nuovo, senza stati né confini, né eserciti, né padroni.
Saremo in piazza all’Aquila per:
- protestare contro la militarizzazione del territorio ed il nuovo modello di difesa, basato sulla specializzazione di mercenari. La pubblicità militarista, i rap camp, la promessa del posto di lavoro pubblico, le connivenze di scuole e università con i distretti militari sono parte integrante del progetto dell’esercito professionista in cerca di reclute;
- ribadire nuovamente la nostra opposizione alla realizzazione del iii traforo nel gran sasso e la continua devastazione ambientale causata dalle grandi opere, utili solo a chi ne gestisce gli appalti. Il TAV, il ponte sullo Stretto, il Mose e le altre opere, si impongono con violenza sulle comunità locali e gli equilibri ambientali di una zona;
- accendere i riflettori sul carcere di Sulmona, dove, nel silenzio di tutti, ci sono stati 14 suicidi di detenuti nell’ultimo anno. Si tratta di omicidi di stato, eseguiti dall’amministrazione penitenziaria per riaffermare il proprio diritto di disporre della vita di chi sta dietro le sbarre.
- contrastare la riforma Berlinguer/Moratti e il suo principio guida, l’alternanza scuola-lavoro, attivato in Abruzzo con decreto regionale che introduce la formula dell’apprendistato professionalizzante nei settori dell’istruzione e del lavoro;
- protestare contro la precarizzazione del lavoro e della vita;
- contrastare la direttiva Bolkenstein e tutti i continui tenativi di privatizzare nella regione la gestione delle sorgenti e delle acque.
Le due giornate si articoleranno nel seguente modo:
SABATO 18 MARZO. Ore 14.00, corteo antimilitarista “La guerra contro di noi, noi contro la guerra”, che attraverserà il centro storico per concludersi con interventi e dibattito sul tema “Ragioni e prospettive dell’anarchismo”. Cena sociale e “musica contro il militarismo”.
DOMENICA 19 MARZO. Ore 10.00 convegno dibattito sulle tematiche su esposte: “Guerra interna e guerra estera: contro il terrorismo di stato, prospettive libertarie”.
CALCALAB – Coordinamento Anarchico e Libertario Campania, Lazio, Abruzzo