Videoproiezioni: L'ILLUSIONE TECNOLOGICA.*
"La macchina non si presenta sotto nessun aspetto come mezzo di lavoro
dell'operaio singolo. La sua /differentia specifica/ non è affatto,
come
nel mezzo di lavoro, quella di mediare l'attività dell'operaio nei
confronti dell'oggetto; ma anzi questa attività è posta ora in modo che
è essa a mediare soltanto ormai il lavoro della macchina, la sua azione
sulla materia prima - a sorvegliare questa azione e ad evitarne le
interruzioni. [...] L'attività dell'operaio, ridotta a semplice
astrazione di attività, è determinata e regolata da tutte le parti del
movimento del macchinario, e non viceversa."
Karl Marx, 1857-58
Nel mondo che viviamo la tecnologia è ormai una presenza costante della
nostra vita. L'ideologia del progressismo scientista vorrebbe farci
credere che essa sia uno strumento di liberazione dell'uomo. In realtà,
come qualcuno aveva intuito ed analizzato ormai quasi centocinquanta
anni fa, la tecnologia ci fa strumenti di un modo e di un ritmo di
(non)vita che è proprio della macchina stessa. Ciò di cui ci
circondiamo
e che pensiamo di usare, non fa altro in realtà che controllare la
nostra esistenza ed è l'assicurazione finale del capitale per la
propria
riproduzione.
Proponiamo una rassegna di cinque proiezioni, che speriamo possano
essere interessanti suggestioni, per una riflessione critica
sull'argomento e per aprire uno spazio di confronto.
*al KINESIS autogestito* - via Carducci 3 - *Tradate*
tel(lun.sera)/fax 0331 811662; e-mail: kinesistrd@interfree.it
*proiezioni gratuite - distribuzione materiale e spazio documentazione
-
birra autoprodotta
venerdì 18 novembre, ore 21:30
*
*Furore (John Ford - Usa 1940)
*Nell'America dei primi anni '30 alcuni "reietti" ridotti in miseria
dalla crisi economica, dalla meccanizzazione dell'agricoltura e dalla
concentrazione della proprietà terriera voluta dalle banche, sono
costretti a lasciare la loro terra e a cercare lavoro ad ovest. Tom
Joad, uscito dal carcere dove ha scontato una condanna per omicidio,
torna a casa, ma non c'è più nulla da fare in quelle terre aride
battute
dal vento. I Joad, raccolte leloro poche cose e i loro ricordi, partono
a bordo di un vecchio camion scassato. Un viaggio attraverso campi
profighi, tensioni sociali, scioperi per i salari, scontri con la
polizia.
*venerdì 25 novembre, ore 21:30
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*Solaris** (Andrei Tarkovskij - Urss 1972)*
"Solaris" è un'avventura della coscienza più che della conoscenza, in
cui il cosmo corrisponde al subconscio umano: su Solaris gli astronauti
sono alle prese con le proiezioni materializzate della loro memoria e
del loro inconscio. Tarkovskij mostra come l'uomo nello spazio si
imbatte nell'ignoto e si rivela psicologicamente impreparato ad
accoglirlo: la psiche umana muta molto più lentamente di quanto si
sviluppino le cognizioni tecnico-scientifiche. Di fronte
all'imprevisto,
che incrina la sua visione rigidamente egocentrica delle cose, l'uomo è
costretto a riflettere sulla corrispondenza fra sviluppo
tecnico-scientifico e maturazione etica e ad interrogarsi senza indugio
sulla portata ed il significato dell'esplorazione umana dello spazio.
Al
centro del film è il problema della responsabilità morale e sopciale
che
la scienza e i suoi adepti hanno verso l'umanità. Lo sviluppo
tecnico-scientifico può allargare la conoscenza e non entrare in
conflitto con la coscienza solo se procede nel rispetto di tutto e di
tutti e soprattutto di ciò che è diverso. Angoscioso e appassionante,
ossessivo ed enigmatico, il film non concede nulla all'esteriorità
spettacolare del genere fantascientifico.
*venerdì 2 dicembre, ore 21:30
*
*N.P. - Il Segreto (Silavano Agosti - Italia 1971)*
Un ingegnere inventa una macchina capace di trasformare i rifiuti in
prodotti commestibili. Lo stato si appropria di questa ed altre
invenzioni e procede alla completa meccanizzazione della società. Il
sistema della produzione e quello sociale sono fusi in un unico
automatismo, la religione e la mitologia rivoluzionaria sono fatti
consumo. Il proletariato si trasforma in "sussidiariato": dato che la
ricchezza non viene più prodotta dagli uomini ma dalle macchine in modo
autonomo, essa viene distribuita alle masse sotto forma di sussidio.
La,
ormai "ex", classe operaia perde così completamente la sua utilità nel
sistema di produzione delle merci, fino alla sua completa eliminazione
per opera della stessa macchina-stato, che li aveva dapprima sfruttati
e
poi "sussidiati". L'assistenza è un campo di sterminio.
*venerdì 9 dicembre, ore 21:30
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*Essi Vivono (John Carpenter - Usa 1988)*
John Nada è un operaio disoccupato che si trasferisce da Denver a Los
Angeles dove viene assunto in un cantiere edile. Grazie ad un colelga
trova allogggio in un campo di baracche chiamato Justiceville. Dopo uno
sgombero dela polizia Nada ritrova una scatola piena di strani
occhuiali
da sole che gli rivelano una nuova realtà, in bianco e nero: i
cartelolloni pubblicitari contengono messaggi subliminali e molte
persone hanno un aspetto simile a zombie. quando Nada capisce che si
tratta di esseri non umani inizia la sua personale caccia all'alineo.
Attraverso il seganle televisivo gli alieni trasmetotno messaggi
subliminali che dominano la mente degli umani condizionandone lo stile
di vita, mascherando il proprio aspetto in quello di persone normali
che
occuopano tutti i posti di poterre della metropoli californiana. Un
espediente narrativo che carpenter usa per fare una critica precisa
alla
società dei consumi e al potere dei media.
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venerdì 16 dicembre, ore 21:30
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*Surplus (Erik Gandini - Italia/Svezia 2003)*
*Documentario in cui le contraddizioni del mondo moderno si
materializzano nelle immagini della tv, nei volti dei capi politici,
negli scontri durante il G8, nella cuba di Fidel Castro. Il commento
politico è affidato a John Zerzan, intellettuale anarchico americano.
Sua l'affermazione: "distruggere banche o vetrine non è violenza, è più
violento stare a guardare Mtv ingurgitando cibo svaccati sul divano".
Erik Gandini si affida al montaggio e al comento musicale dai quali
nasce la vera denuncia attraverso l'accostamento, ragionato in termini
sarcastici, di voci e immagini, il modo migliore per evidenziare
l'assurdità di un mondo in cui "il 20% della popolazione consuma l'80%
delle risorse".
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